L’intelligenza artificiale applicata al marketing può aiutare le aziende ad ottimizzare le proprie strategie ed i brand digitalmente esperti ad interagire con il pubblico giusto in modo rilevante. A giungere a questa conclusione è Quantcast, società che offre servizi di audience insight e misurazione dell’open internet attraverso una piattaforma tecnologica che sfrutta il machine learning, che ha da poco rilasciato i risultati di una indagine condotta lo scorso anno in collaborazione con Forbes Insights. Ricerca dalla quale emergono alcuni punti chiave:
- incremento delle vendite e crescita della customer retention sono i principali vantaggi raggiunti da chi ha già fatto investimenti in AI – Artificial Intelligence nell’ambito del marketing;
- gli investimenti in soluzioni basate su intelligenza artificiale per il marketing saranno in crescita nei prossimi tre anni;
- i marketers si dicono decisamente ottimisti sui benefici che prevedono di ottenere nei prossimi anni grazie all’AI.
L’indagine si è svolta su un panel di oltre 500 manager del marketing di alto livello; nello specifico, ha coinvolto i top leader – principalmente CMO (20%), responsabili marketing (16%), responsabili digital (10%) e CDO (8%) – di vari settori tra cui media ed entertainment (13%), tech (12%), telecomunicazioni (11%), automotive (11%) e servizi finanziari (10%). Il panel risulta particolarmente interessante per via dei brand “rappresentati”: i partecipanti alla survey, infatti, lavorano per brand tradizionali con una presenza e-commerce (33%), brand tradizionali con scarsa o nessuna presenza e-commerce (32%), direct brand con una presenza fisica (32%) e una una piccola parte anche per direct brand senza alcuna presenza fisica (3%).
L’analisi del panel ha permesso a Quantcast e Forbes Insights di sviluppare un vero e proprio indice di maturità dei brand (il Punteggio per la Maturità dei brand del XXI secolo) grazie al quale è possibile identificare e comprendere le caratteristiche dei brand “leader” e che cosa li fa emergere rispetto ai “ritardatari”. Interessante notare come, rispetto ai benefici ottenuti dai “leader” che hanno già fatto investimenti in AI, la crescita del fatturato si attesti sul 15% circa, più del doppio rispetto ai brand che sono in ritardo.
«Guardando oltre l’entusiasmo che circonda oggi l’AI e il machine learning, scopriamo brand che stanno davvero ottenendo risultati reali e positivi, come dimostra questa ricerca. I cambiamenti nei comportamenti e nelle preferenze dei consumatori avvengono troppo velocemente ed è difficile stare al passo con essi. Le macchine possono aiutare ad identificare accuratamente i pattern nelle preferenze e adattare automaticamente il targeting e l’attivazione della campagna. Ecco perché i marketer dovrebbero cercare di essere tra i leader quando si tratta di implementare tecnologie basate sull’AI e il machine learning sia tramite lo sviluppo interno che affidandosi a partner specializzati», è il commento rilasciato per mezzo di una nota stampa di Ilaria Zampori, General Manager di Quantcast Italia.
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Entrando più in dettaglio nei risultati emersi dall’indagine, queste le principali evidenze:
1. Maggiore impatto sul business grazie all’utilizzo dell’AI nelle attività marketing
- Il 52% degli intervistati ha registrato un aumento delle vendite
- Il 51% ha riscontrato invece un aumento della customer retention
2. I brand pianificano di adottare soluzioni AI con entusiasmo nei prossimi 3 anni
- Il 53% prevede di aumentare l’investimento in AI del 25-49%
- Quasi un quinto (17%) assicura invece un incremento del budget tra il 50 e il 74%
3. I marketer sono ottimisti riguardo ai benefici che l’AI sarà in grado di apportare
- L’80% dichiara che la tecnologia AI, esonerandoli da alcune mansioni quotidiane, gli permetterà di concentrarsi maggiormente sulla strategia
- Il 58% afferma che perfezionerà la customer experience online
- Più della metà (55%) sostiene invece che genererà messaggi targettizzati e personalizzati
Di seguito l’infografica pubblicata da Quantcast