La Fondazione ITS per la Mobilità Sostenibile Aerospazio/Meccatronica per il Piemonte, in stretta collaborazione con i professionisti di Siemens in Italia ha sviluppato una metodologia fortemente innovativa, in grado di ridefinire il modello didattico mainstream, contribuendo concretamente a formare la figura del meccatronico del futuro. L’acronimo “SPIM” sta per “Sviluppo Progettazione Impianti Meccatronici” ed è stato coniato da Claudio Piviotti, Responsabile delle Tecnologie e dell’Innovazione per la Fondazione ITS Mobilità Sostenibile, per indicare un nuovo approccio didattico, attraverso la messa a terra di una metodologia integrata di processi.
Cos’è la meccatronica
La meccatronica è la disciplina che nasce dall’integrazione tra meccanica ed elettronica al fine di progettare, sviluppare e controllare sistemi e processi a elevato grado di automazione e integrazione. Il punto di forza del meccatronico è quindi la capacità di integrare in modo intelligente meccanica, elettronica, automazione e ICT.
La formazione parte da una fase iniziale di “concept” per poi giungere, dopo vari step, a una finale di “messa in servizio dell’impianto”, tutto in digitale. Ciò significa poter disporre di una simulazione dell’impianto ben prima che esso venga realizzato. La possibilità di fruire di un modello integrato di Digital Twin, o gemello digitale, permette agli studenti di impostare e valutare i comportamenti dell’impianto fisico partendo da un prototipo digitale. Gli studenti possono studiare in tempo reale soluzioni meglio ottimizzate, formandosi una visione più ampia e di sistema sul processo meccatronico e industriale. Questo approccio didattico, con sistema modulare, consente loro di acquisire competenze trasversali fondamentali come la capacità di ricercare, filtrare e gestire dati, informazioni e contenuti digitali; interagire, promuovendo processi collaborativi; attivare iniziative di self empowerment in ambito digitale; e, infine, comprendere l’importanza della security e della privacy dati in ambito informatico.
Il “metodo SPIM”
Grazie al “metodo SPIM” e all’uso di tecnologie Virtual, Augmented e Mixed Reality, in un ambiente full Siemens, gli studenti comprendono quanto il content (know-how) sia imprescindibile dal context (ambiente circostante). Come esempio di applicazione, in accordo con lo staff tecnico di Siemens, il corpo docenti a capo del progetto ha scelto di far realizzare agli studenti un sistema di trasporto a nastro, per la movimentazione di semilavorati, passando attraverso varie fasi didattiche basate sui software Siemens come Tecnomatix Plant Simulation, NX MCD, TIA Portal, WinCC e SIMIT.
“Siemens collabora da anni con Fondazione ITS Mobilità Sostenibile Aerospazio/Meccatronica del Piemonte per l’area lavorazioni meccaniche, asportazione di truciolo e automazione in ambito programmazione PLC”, afferma Rocco Antonio Cataldi, Business Development Professional Siemens. “La collaborazione è frutto di tanto impegno da entrambe le parti. Impegno che ha portato l’ITS a diventare il luogo ideale dove mondo imprenditoriale e mondo dell’istruzione si incontrano, creando un vero ponte tra scuola e lavoro”.
La Fondazione ITS per la Mobilità Sostenibile Aerospazio/Meccatronica per il Piemonte nasce a Torino nel 2010 su iniziativa del gruppo Finmeccanica e delle associazioni datoriali Unione Industriale Torino, A.M.M.A. – Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate, AIN – Associazione Industriali di Novara oltre che prestigiose Istituzioni Scolastiche, Universitarie e Agenzie Formative.