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Tecnologie quantistiche: stanziati 17,7 miliardi di dollari di fondi pubblici nel mondo dal 2025 al 2035



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Secondo l’Osservatorio Quantum Computing & Communication del Politecnico di Milano, la crescita delle tecnologie quantistiche sta ricevendo un forte impulso. Tuttavia, l’Europa mostra un approccio frammentato. In Italia cresce la consapevolezza e si guarda a dopo il PNRR

Pubblicato il 26 nov 2024



Quantum Computing

I governi di tutto il mondo stanno investendo miliardi di dollari nelle tecnologie quantistiche, riconoscendone l’importanza per la competitività economica e la sicurezza nazionale. Secondo l’Osservatorio Quantum Computing & Communication del Politecnico di Milano, gli investimenti globali nel settore sono destinati a crescere, con 23,8 miliardi di dollari già stanziati tra il 2012 e il 2024 e ulteriori 17,7 miliardi previsti tra il 2025 e il 2035. L’Asia guida con il 53% degli investimenti, seguita dall’Europa con il 31% e dall’America con il 14%. In Europa, tuttavia, l’approccio è frammentato, con solo l’11% dei fondi provenienti da iniziative comunitarie, mentre il resto è stanziato dai singoli Paesi.

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Crescita e sfide nel settore europeo


In Europa, nonostante l’investimento frammentato, i singoli Paesi sono determinati a non perdere la leadership tecnologica nel settore quantistico, evitando errori del passato come nel caso del Cloud computing. Tuttavia, l’assenza di una strategia coordinata a livello comunitario potrebbe ridurre l’efficacia complessiva.

Nel 2024, sono state attivate 14 strategie nazionali globali, con 5 piani pubblicati negli ultimi due anni, a dimostrazione dell’importanza crescente del settore. L’ecosistema quantistico integra il settore privato con startup e aziende che sviluppano tecnologie innovative.

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Il panorama italiano tra opportunità e limitazioni


In Italia, la consapevolezza del potenziale delle tecnologie quantistiche è in crescita, supportata dai fondi del PNRR. Tuttavia, gli investimenti rimangono limitati rispetto ad altri Paesi europei. Le startup italiane hanno raccolto 12 milioni di euro nel 2023-2024, una cifra modesta rispetto ai 255 milioni raccolti in Francia. Nonostante ciò, il 2024 segna un passo significativo con l’istituzione del primo fondo italiano per le tecnologie quantistiche. Le eccellenze italiane nel campo della ricerca, come il primo computer quantistico criogenico e la piattaforma fotonica italiana, dimostrano le potenzialità del settore.

Paolo Cremonesi

“Nel 2024, il panorama del Quantum Computing si è configurato come un autentico territorio di frontiera, dove convergono ricerca accademica, investimenti industriali e strategie geopolitiche”, afferma Paolo Cremonesi, responsabile scientifico dell’Osservatorio Quantum Computing & Communication e docente del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. “È stato un anno cruciale per la tecnologia italiana, con risultati significativi come il primo computer quantistico criogenico costruito in Italia, sviluppato dall’Università Federico II di Napoli, che ha raggiunto la capacità di 24 qubit, la prima piattaforma fotonica italiana, realizzata da un team di centri di ricerca coordinato dall’Università La Sapienza di Roma e l’innovativa piattaforma di simulazione sviluppata dall’Università di Padova in collaborazione con il CINECA. I laboratori d’eccellenza italiani stanno favorendo la nascita di iniziative imprenditoriali interessanti, seppur con numeri e investimenti ancora molto minori rispetto ad altri Stati Europei. Nonostante ciò, alcune startup italiane promettenti offrono prodotti di Quantum Key Distribution già integrati in reti quantistiche permanenti, come quella inaugurata a Napoli a inizio anno, e utilizzati nelle sperimentazioni del G7. Inoltre, ben due startup italiane sono rientrate nel programma di accelerazione della NATO.”

Innovazione e futuro delle tecnologie quantistiche


La ricerca del Politecnico di Milano evidenzia come le grandi aziende stiano esplorando le potenzialità delle tecnologie quantistiche. Tra le 1.818 aziende della classifica Forbes Global 2000, solo il 13% è attivo con casi d’uso sperimentali. In Italia, il settore finance è il più attivo, seguito da energy e aerospace.

I fondi del PNRR hanno creato un ecosistema italiano, ma per competere a livello internazionale è necessaria una strategia nazionale coordinata.

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Marina Natalucci

Nel corso degli ultimi due anni, i fondi del PNRR hanno svolto un ruolo fondamentale per la creazione di un ecosistema italiano sulle tecnologie quantistiche, promuovendo la sinergia tra università e imprese. Tuttavia, per accrescere questo ecosistema e renderlo competitivo, è necessario partire da questo primo pilota per costruire una strategia nazionale che dia continuità ai fondi e fornisca obiettivi coordinati, in sinergia con quelli Europei” conclude Marina Natalucci, direttore dell’Osservatorio Quantum Computing & Communication.

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