Cisco annuncia Cisco Spark Assistant, la Cognitive Collaboration basata su assistenza vocale virtuale (di livello enterprise) e funzionalità e tecnologie di Intelligenza Artificiale come Machine Learning, riconoscimento vocale, comprensione del linguaggio naturale, gestione delle conversazioni/dialoghi e capacità di rispondere alle domande.
Iniziare una riunione senza muovere un dito, digitare codici o fare telefonate. Basta usare la propria voce e conversare con l’assistente vocale, semplicemente dicendo di cosa si ha bisogno e cosa si vuole (iniziare un meeting, chiamare una persona, chiudere una chiamata).
Si chiama Cisco Spark Assistant ed è l’assistente vocale per le aziende
Nella vita quotidiana, domestica, ci stiamo abituando con molta semplicità all’utilizzo di un assistente vocale, che si tratti di Siri, Cortana, Alexa o Google Now. Cisco porta questa “abitudine” a livello enterprise e lancia il primo assistente vocale per la collaboration “enterprise-ready”. La Cognitive Collaboration si chiama Cisco Spark Assistant ed è già disponibile sul portfolio di soluzioni Cisco Spark Room Series (la piattaforma di collaboration specifica per la gestione dei meeting), compresa la recentissima soluzione Cisco Spark Room 70.
«Nei prossimi anni i chatbot e gli assistenti vocali e virtuali a supporto della produttività e della collaboration avranno un’esplosione ed entreranno nella comune vita lavorativa delle persone», sottolinea Rowan Trollope, SVP e GM, Application Group di Cisco. «Dire in modo naturale di far partire un meeting, chiamare una persona, accedere alla meeting room di un collega, chiudere una conversazione diventerà semplice e, perché no, creativo».
“Hey Spark…”: l’assistente vocale ci semplifica la vita (e il lavoro)
Per ora Cisco Spark Assistant verrà rilasciato ad un piccolo gruppo di clienti che potranno iniziare ad utilizzare alcune delle prime funzionalità rilasciate (la tecnologia verrà comunque resa disponibile in modo più massivo nell’arco di un anno):
1) iniziare una riunione senza digitare nulla o fare chiamate telefoniche, semplicemente dicendo “Hey Spark. Join the meeting”, “Hey Spark. I want to start the meeting”, “Hey Spark. Let’s get started”;
2) accedere alla propria Cisco WebEx personal room o nelle room di co-working dicendo con naturalezza “Hey Spark. Call my meeting room”, “Hey Spark. Call Nic’s PMR”, “Hey Spark. Call Nicoletta’s meeting room”;
3) chiamare qualcuno in modo rapido e semplice dicendo a Spark cosa fare, per esempio dicendo semplicemente “Hey Spark. Call Sydney” per chiamare la sede australiana della propria azienda;
4) controllare i propri Cisco Spark endpoint senza muovere un dito: “Hey Spark. End the meeting”.
Intelligenza Artificiale e Machine Learning: Spark auto apprende
Cisco Spark Assistant utilizzerà i feedback del primo trial per migliorare se stesso e diventare ancora più intelligente ed efficace. Potrebbe quindi anche imparare a fare cose nuove come classificare in modo automatico certe azioni o creare sommari e recap delle riunioni.
Per il suo auto apprendimento e miglioramento, Cisco Spark Assistant integra tecnologie e funzionalità di Intelligenza Artificiale come Machine Learning (tecnologia che Cisco si è “portata in casa” con la recentissima acquisizione di MindMeld), tecnologie di speech recognition (riconoscimento della voce e del contenuto delle parole, frasi, contesto, ecc.), analisi e comprensione del linguaggio naturale, capacità di risposta alle domande, gestione delle conversazioni (affinché i dialoghi tra esseri umani e assistente virtuali risultino fluidi e naturali).
Al cuore del sistema c’è Nvidia Jetson Platform (piattaforma che si presenta sotto forma di software ed API per gli sviluppatori sia per applicazioni di Intelligenza Artificiale sia per gestire robotica e sensoristica, quindi anche in progetti IoT) che consente agli ingegneri e sviluppatori di Cisco di continuare ad ampliare le funzionalità di Intelligenza Artificiale e di estenderle quindi, a tendere, anche ad altre soluzioni.