Negli ultimi anni le startup hanno vissuto un incredibile “momento di gloria”, e con esse il tema dell’open innovation che ha “invaso” le corporation di tutto il mondo. Tuttavia, la contaminazione tra startup ed aziende è tutt’altro che realizzata: alle imprese è chiesto di essere più agili, meno strutturate e rigide, basate su modelli e processi più snelli; di contro, alle startup si tende a chiedere sempre più spesso di crescere in fretta e diventare imprese organizzate.
Può sembrare un controsenso. In realtà, è proprio sulla capacità di contaminazione dei due modelli che si stanno delineando i nuovi giochi competitivi nell’economia globale.
CHI E’ LO STARTUP MENTOR
Se per rispondere alla necessità di una maggiore agilità attraverso la quale accelerare l’innovazione in azienda (di prodotto, di servizio ma anche di processo), hanno iniziato a prendere piede pratiche e progetti di open innovation che spesso si concretizzano con la collaborazione tra imprese strutturate e startup, la risposta per accelerare i percorsi di trasformazione delle startup in imprese organizzate sembra risiedere primariamente nella mentorship.
Di fatto, il mentor è colui che aiuta la startup, attraverso il corretto metodo e gli strumenti adeguati, a diventare impresa: in una startup, è l’elemento “guida” che aiuta gli startupper a fare meno errori, a creare le condizioni possibilmente più favorevoli per aumentare le chance di successo del business.
Le startup hanno un approccio lean al business ma hanno bisogno di una guida per poterlo sviluppare e far crescere, soprattutto perché l’idea iniziale, quella da cui nasce la startup, rappresenta solo l’1% della startup stessa; il restante 99% è execution, è quel percorso che consentirà alla startup di diventare impresa, trovare spazio sul mercato, trovare clienti, fatturare, guadagnare, crescere.
Il mentor è quindi colui che aiuta la startup in quel 99% di execution, guidando gli startupper con metodologie imprenditoriali ma senza l’approccio alla leadership gerarchica che caratterizza le corporation e, molto spesso, un freno all’innovazione.
La strategicità dello startup mentor è così vitale che non può esserci spazio per l’approssimazione. Essere (o diventare) startup mentor richiede esperienza (manageriale e imprenditoriale) ma anche preparazione e studio continuo.
COME SI DIVENTA STARTUP MENTOR
Fare lo startup mentor richiede delle capacità che non si possono improvvisare. Servono:
– capacità di analisi e valutazione (del potenziale di una startup, del “grip” dei creativi, dei progetti innovativi che non hanno parametri comparativi con il mercato esistente);
– conoscenza dei trend tecnologici emergenti, dello sviluppo delle tecnologie esponenziali e dei nuovi approcci alla gestione della crescente complessità;
– conoscenza pratica (e non solo teorica!) degli strumenti di design, valutazione e sviluppo di nuovi modelli di business.
Capacità e competenze che PoliHub ha deciso di far crescere attraverso un percorso Executive, un corso formativo in tre tappe che coniuga formazione, pratica ed esperienza, e che aiuta manager, top executive, imprenditori, business angel e/o investitori ad apprendere ed affinare metodi e strumenti per lavorare con le startup.
Queste le tappe del percoroso:
1) EI&S – Entrepreneurship Innovation & Startup
La prima tappa del percorso è realizzata in partnership tra PoliHub e MIP, la School of Management del Politecnico di Milano, e prevede formazione in aula. Obiettivo del corso è a fornire a manager, professionisti, imprenditori, consulenti e potenziali investitori, una visione e un’esperienza concreta delle modalità di sviluppo e di valutazione di una startup.
Il corso ha una durata di 3 giorni.
Per maggiori informazioni:
– Strategia, design thinking e open innovation: la cassetta degli attrezzi dello startup mentor (articolo di approfondimento in cui si dettagliano i temi oggetto del corso)
– Brochure
2) ELab – Entrepreneurship Lab
La seconda fase, organizzata da PoliHub insieme ad EptagonLab, è data da un percorso che permette a potenziali mentor e Advisor di startup di sperimentare le dinamiche di interazione con team imprenditoriali nel loro percorso di customer development alla ricerca di modelli di business ripetibili e sostenibili, applicando le metodologie della Lean Startup con il supporto dei migliori esperti di PoliHub.
Il percorso dura 8 settimane.
Per maggiori informazioni:
– Brochure
NOTA: Far parte della community di Polihub – come startup expert a valle dell’Entrepreneurship Lab – significa partecipare agli eventi mensili esclusivi di formazione e essere candidabili al percorso di mentorship interno dedicato alle startup di Polihub
3) IMJ – Internal Mentor Journey
Infine, la terza tappa del percorso si concretizza con un programma di mentorship interno (della durata di 4 mesi) che permette agli Startup Expert di Polihub di supportare le startup con attività di mentoring volte a indirizzare i bisogni di validazione del loro modello di business.
STARTUP MENTOR: IL PARERE DI PROTAGONISTI
Per confermare il valore di uno startup mentor e del percorso formativo che può aiutare a diventarlo, PoliHub ha scelto di dare voce ai protagonisti stessi, mentor e startupper, attraverso alcuni video.
1) Andrea Boeri, mentor di PoliHub, racconta qual è il vantaggio per un mentor nel lavorare con le startup
2) Filippo Zanetti, mentor di PoliHub, spiega quale contributo può portare un mentor nel processo di crescita di una startup
3) Lorenzo Frangi, startupper, CEO di Springa, racconta qual è stato il valore del mentor per la sua startup e come si è concretizzato il suo supporto