Secondo Business Insider, entro il 2024 il volume delle vendite via chatbot a livello globale raggiungerà i 142 miliardi di dollari, mentre il valore di mercato dei bot raggiungerà 1,3 miliardi di dollari entro il 2025.
L’interesse delle aziende per questa tecnologia è cresciuto di 5 volte in 5 anni e il 50% delle grandi aziende considerano di incrementare i propri investimenti nelle chatbot nel corso del 2021.
Tra i settori in maggior crescita troviamo le piattaforme AI “no code”, che rendono accessibile alle persone di business lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale.
Le soluzioni “senza codice” mettono i team di business nelle condizioni di integrare applicazioni di machine learning all’interno dei flussi aziendali, di automatizzare il processo dei dati, diminuire i tempi e i costi di sviluppo e ridurre il gap delle competenze in ambito machine learning, senza necessità di ricorrere a competenze tecniche o di sviluppo.
Sono queste le esigenze di business alla base di crafter.ai™, la piattaforma per la creazione di chatbot pensata per le persone di business, sviluppata da athics, la start up del Gruppo Yoda, specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale.
La missione di athics è “fare di crafter.ai la piattaforma ideale per aiutare tutti a beneficiare dei vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale”, superando il modello di innovazione tradizionale basato su modelli rigidamente definiti da regole e condizioni, soluzioni su progetto e piattaforme di esclusivo dominio tecnico, per puntare a un modello che utilizza il machine learning non solo per la componente di comprensione del linguaggio naturale, ma anche per la gestione dei flussi delle conversazioni con attenzione al contesto delle stesse.
Qual è la differenza tra chatbot “rule-based” e “AI-based”?
I bot cosiddetti “a regole” sono basati su un sistema decisionale “ad albero” e dunque basati su regole definite, attraverso cui i bot mappano la conversazione. Tuttavia, questi bot non sono in grado di rispondere a domande che escono fuori dal contesto delineato dal sistema a regole.
I chatbot utilizzano il machine learning per la comprensione del contesto della conversazione e dell’intento delle domande e formulano un responso utilizzando il linguaggio naturale.
Questi bot sono in grado di incrementare le loro capacità di interazione e comprensione sulla base delle informazioni e dei dati di conversazione raccolti e della comprensione degli schemi di comportamento del cliente.
A differenza dei bot a stati finiti, i chatbot come quelli creati con crafter.ai™ sono facili da modificare e migliorare e possono gestire domini linguistici particolarmente complessi, crescendo in parallelo con il business del cliente.
crafter.ai™, inoltre, non richiede di disegnare flussi di conversazione tramite complicati moduli di disegno grafico, perché disegnare graficamente i flussi delle conversazioni significa creare bot che possono fare solo poche cose.
In crafter.ai™ le componenti di coding sono già implementate e restituite sotto forma di una semplice survey, attraverso cui addestrare il proprio bot: sarà dunque sufficiente fornire risposta a tutte le domande presentate dalla piattaforma sulla base di uno specifico dominio di competenza per costruire la knowledge base che il chatbot utilizzerà per interagire con i clienti.
Performance: gestione autonoma di oltre il 98% delle conversazioni
Il valore aggiunto dei chatbot è, inoltre, verificabile in termini di performance.
La media delle soluzioni attualmente presenti sul mercato presenta livelli di performance che si attestano tra il 60% e l’80%.
Questo significa, tuttavia, che, nel migliore dei casi, un cliente su 5 resta insoddisfatto dall’interazione con il chatbot.
I chatbot realizzati con crafter.ai™ arrivano a gestire oltre il 98% delle conversazioni in autonomia portando il margine di errore di comprensione sotto il 2%.
Customer experience aumentata
I chatbot stanno ridisegnando lo scenario del customer service, portando la relazione con i clienti nell’ambito di conversazioni in tempo reale e migliorando sensibilmente l’esperienza utente.
Grazie ai chatbot il servizio al cliente è sempre disponibile 24/7, si azzerano i tempi di attesa e possono essere prese in carico più richieste in contemporanea.
In parallelo, i chatbot consentono di ridurre i costi di gestione del customer service, automatizzando le attività ripetitive e ottimizzando i carichi di lavoro degli operatori di call center.
I chatbot realizzate con crafter.ai™, ad esempio, sanno quando trasferire la conversazione a un operatore grazie alla funzionalità blend-mode, attraverso cui gli agenti possono prendere in carico le richieste dei clienti in qualsiasi momento e beneficiare, in parallelo, del supporto del chatbot che resta attivo nel suggerimento delle risposte.
In uno scenario che pone il cliente sempre più al centro delle strategie di business, integrare un chatbot all’interno dei sistemi di un’organizzazione significa dotarsi di uno strumento che lavora al servizio del cliente e a supporto delle persone.
crafter.ai™ è una piattaforma “self-service” basata sul modello SaaS – Software as a service, che consente alle persone di business di creare e mettere in produzione in poche ore un chatbot per la gestione delle conversazioni in diversi ambiti di business: dal customer care, alle vendite e al marketing, dall’automazione dei sistemi di ERP ai processi in ambito F&A e HR.
Semplicità di utilizzo, performance, sicurezza dei dati, velocità di realizzazione e costi bassi sono le componenti chiave che fanno di crafter.ai™ una piattaforma di intelligenza artificiale a portata di tutte le persone di business intenzionate a sfruttare il vantaggio competitivo della conversational AI.